ESCLUSIVO – Mourinho combattuto tra Roma e Portogallo. In estate, oltre a Conte, avanza l’ipotesi Spalletti

Luciano Spalletti

Josè Mourinho è combattuto. Come anticipato in esclusiva da MarcoVioli.com il 13 dicembre 2022, la federazione portoghese aveva allacciato i primi contatti con lo Special One proponendogli una panchina. Non per un doppio incarico diviso tra Roma e Portogallo, come già scritto in anteprima, ma dall’estate 2023. Infatti, a scanso di equivoci, Mourinho ha in testa solo la Roma fino al 30 giugno, ma poi sarà un’altra storia. Molto dipenderà dai progetti che i Friedkin gli prospetteranno a fine stagione, ma lo Special è anche consapevole che il treno Portogallo non si ripresenterà tanto facilmente in futuro. Già ha rifiutato le panchina da Ct dei lusitani ai tempi del Chelsea, e nello stesso periodo anche l’Inghilterra. Ma ora è un’altra storia.

Mourinho sa benissimo che Roma lo ha accolto come un re, che l’amore per lui è immenso in quanto la tifoseria lo vede come una garanzia di vittorie e di campioni, e l’affetto è ricambiato. Mou sta benissimo a Roma, ma quando la Patria chiama è difficile dire di no, o quantomeno bisogna pensarci bene. Ci rifletterà su, ma la risposta la dovrà dare entro marzo. Come appreso in esclusiva da MarcoVioli.com, è probabile che per il momento il Portogallo affiderà la panchina a Rui Jorge per poi fare lo switch con Mourinho in estate.

In tutto questo la Roma come si pone? Sa benissimo la situazione, la conosce da tempo. Tiago Pinto è un uomo di calcio, sapeva benissimo che Fernando Santos avrebbe potuto fallire la sua missione e che uno dei candidati per la sua successione sarebbe stato Mourinho. Per la dirigenza giallorossa non è niente di nuovo, insomma. Motivo per il quale non ha niente da commentare, anche per non alimentare voci all’esterno. Perchè dentro Trigoria, tutti sanno tutto. Tutti sono al corrente della situazione da tempo. La separazione tra Fernando Santos e il Portogallo è una logica conseguenza di una vicenda che tutti sapevano e che, prima o poi, sarebbe accaduta. Era solo questione di tempo.

C’è dell’altro: i Friedkin non vogliono farsi trovare impreparati. Il 13 dicembre vi abbiamo parlato di Antonio Conte come possibile successore di Mourinho qualora lo Special accettasse la panchina portoghese, ma non è l’unico nome vagliato dalla società. Infatti, secondo quanto appreso in esclusiva da MarcoVioli.com, i Friedkin starebbero pensando anche a Luciano Spalletti, in scadenza di contratto con il Napoli. Nonostante De Laurentiis voglia rinnovargli il contratto, un eventuale scudetto con gli azzurri, che sarebbe storico, potrebbe portare il tecnico di Certaldo a cambiare aria. O meglio, a tornare alle sue origini. La società che lo ha consacrato a certi livelli, dove ha collezionato secondi e terzi posti sfiorando più volte lo scudetto. Spalletti è considerato l’uomo giusto da cui ripartire e, probabilmente, più incline alla filosofia dei Friedkin e di Tiago Pinto: valorizzare i giocatori in rosa. Se Conte non è da escludere, anche per Spalletti dobbiamo fare lo stesso discorso. Eventualmente, sempre nel caso in cui Mourinho dovesse andare via a fine stagione, se ne parlerà a marzo-aprile. Ma Spalletti è lo stesso che nel bel mezzo della stagione 2007/2008 era andato a parlare con il Chelsea. Sono cose da calcio, soprattutto per chi ha il contratto in scadenza. L’ipotesi Spalletti non è da escludere anche per un altro motivo. Nell’ultima conferenza stampa, quella d’addio alla Roma nel 2017, disse: “Non escludo il ritorno”. E allora, se le condizioni lo permetteranno, come farsi sfuggire l’occasione? Ma l’ultima parola spetta ai Friedkin, prima ancora che a Mourinho. Per il momento si va avanti con Josè. La Roma spera fino al 2024.

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