ULTIME NOTIZIE ROMA INTER DUMFRIES DIMARCO – Sarà una sfida di dettagli, di campo e di fascia. Roma-Inter, in programma sabato sera all’Olimpico, promette di essere uno scontro ad alta tensione tattica. Da una parte Gian Piero Gasperini, dall’altra Cristian Chivu, due tecnici che interpretano il calcio in modo differente ma con un obiettivo comune: dominare gli spazi laterali, vero campo di battaglia del match, riporta La Gazzetta dello Sport.
L’Inter di Chivu ha fatto del concetto di “verticalità” la propria cifra stilistica. L’ex difensore romeno ha chiesto alla sua squadra di essere ampia, aggressiva e dominante nei duelli individuali sulle corsie esterne, consapevole che proprio lì può nascere la superiorità decisiva. Non a caso, i nerazzurri mantengono il 3-5-2 ma con un’impostazione più fluida rispetto all’era Inzaghi, cercando di portare palla rapidamente in avanti con linee di passaggio dirette verso le punte, anche in assenza di Thuram.
Chivu vuole un’Inter fisica e verticale, e ha affidato a Denzel Dumfries e Federico Dimarco il compito di alzare la squadra. Il primo punterà con forza sulla fascia sinistra della Roma, dove Gasperini dovrà scegliere tra Tsimikas e Rensch: il greco garantisce più spinta offensiva, l’olandese maggiore solidità difensiva. Non è un dettaglio da poco, visto che Dumfries è pronto a sfruttare la sua superiorità fisica e la capacità di inserirsi con tempismo negli spazi.
Sul lato opposto, sarà invece Dimarco a incrociare Wesley, uno dei volti nuovi della Roma di Gasperini. Il brasiliano, dopo un avvio promettente, ha mostrato qualche timidezza nelle ultime uscite. Il laterale nerazzurro, invece, è in grande forma: tirato a lucido, determinato e pericoloso con il suo mancino. La sua sfida con Wesley rischia di diventare uno dei duelli chiave della serata.
Al centro del campo, la sfida sarà altrettanto vibrante. Manu Koné rappresenta il cavallo di Troia di Gasperini: la sua fisicità e la capacità di aggredire in pressing alto possono spostare gli equilibri, ma anche l’Inter risponderà con dinamismo e densità, affidandosi alla qualità di Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan.
Proprio l’armeno avrà un ruolo tattico cruciale: dovrà coprire Bastoni e Dimarco in fase difensiva e “schermare” Soulé, il giocatore più temuto dai nerazzurri. L’argentino, già decisivo nella scorsa stagione con una rete che costò lo scudetto all’Inter, rappresenta oggi la principale fonte di fantasia e imprevedibilità della Roma.
Gasperini sa che la partita passerà dalle fasce e dalla capacità dei suoi di resistere alla pressione e colpire in ripartenza. Chivu, invece, punta sull’ampiezza e sulla verticalità per aprire la compatta retroguardia giallorossa.
In uno stadio Olimpico che si preannuncia tutto esaurito, Roma-Inter sarà molto più di un big match: sarà una sfida di intelligenza tattica, fisicità e coraggio. Due idee di calcio a confronto per un primato che vale un pezzo importante di stagione.
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